IMPRONTE 2023
18-24 settembre 2023 - Teatro Filodrammatici
Piazza Paolo Ferrari 6, Milano
“Non lasciatevi ingannare dalla sua voce stentorea, dalle sue grida, dai suoi berci, e nemmeno dalle sue provocazioni offensive, dalla sua villania. Livorno è un’altra cosa, fate bene attenzione. Cercate di arrivare alla sua anima […]”. (Santini, 1986).
La decisione di portare in mostra due artisti livornesi, Dario Ballantini e Stefano Pilato, e i tre protagonisti dello scherzo di Modigliani, Pier Francesco Ferrucci, Michele Ghelarducci e Pietro Luridiana, nasce dal desiderio di fare luce sulla realtà artistica livornese contemporanea al di fuori dei confini labronici.
Livorno ha sempre accolto generazioni di pittori che non hanno seguito una linea pittorica precisa ma che hanno creato un “cacciucco” di esperienze diverse. A Livorno non sono esistite accademie e chi voleva imparare il mestiere andava sul lungo mare, in pineta all’Ardenza e in piazza Cavour e iniziava a disegnare e poi a dipingere.
Lasciamo, dunque, che siano le opere in mostra a condurvi alla vera anima di Livorno.
DARIO BALLANTINI
nasce a Livorno nel 1964. Si forma per tradizione familiare, grazie alle influenze del padre pittore neorealista e dello zio post macchiaiolo. Già dal 1983 alterna il mestiere di pittore — affascinato dall'espressionismo e dall'action painting più figurativo — a quello di abile trasformista approdando presto anche in TV e in teatro dove porta in scena spettacoli che spesso approfondiscono il suo rapporto tra pittura e recitazione.
PIER FRANCESCO FERRUCCI, MICHELE GHELARDUCCI E PIETRO LURIDIANA
LO SCHERZO DI MODIGLIANI
Livorno, 24 luglio 1984. In occasione di una mostra su Modì viene rispolverata una leggenda: Modigliani, deriso dai suoi concittadini, avrebbe gettato delle sue sculture nei fossi di Livorno. Dopo giorni di perlustrazione, dai canali emergono delle teste scolpite! La notizia fa il giro del mondo. Un mese più tardi, tre ragazzi confessano di essere gli autori della più grande beffa d’arte che ha deriso la critica ufficiale.
STEFANO PILATO
nasce nel 1965 a Livorno dove vive e lavora. Nel 1993 fonda il laboratorio d’arte Pesce Fresco. Attraverso il principio del riciclaggio, Pilato restituisce la dignità perduta ai rifiuti lasciati dalle mareggiate sulla costa, assemblandoli in opere che ne nobilitano l’estetica nascosta. L’attività artistica di Stefano Pilato esalta la manualità, la ricerca e l’intuito ma anche l’approccio metodico che si acquisisce con la professione.
Eventi 2023
VERNISSAGE
lunedì 18 settembre 2023, ore 18.30
A inaugurare Impronte 2023, il vernissage accoglierà un talk show con il direttore artistico, Enrico Ruggeri, l’Art Ambassador di Impronte 2023, Alessandro Bruni, e tutti gli artisti.
HO ACCETTATO ANCHE I RISCHI DI PARLARNE GIÙ AL BAR
martedì 19 settembre 2023, ore 19.45
Aneddoti, opinioni e canzoni: Enrico Ruggeri si racconta a Giovanni Favero con un insolito repertorio acustico.
Sul palco anche Francesco Luppi (pianoforte) e Davide Brambilla (tromba e fisarmonica)
BALLANTINI & PETROLINI
giovedì 21 settembre 2023, ore 19.45
Dario Ballantini, il trasformista di Striscia La Notizia, con la consueta maniacale ostinazione per il totale camuffamento riesce a far rivivere nove personaggi creati dal grande comico romano Ettore Petrolini, truccandosi a vista, in una sorta di camerino aperto, tra un personaggio e l’altro.
UN UOMO CHIAMATO BOB DYLAN
sabato 23 settembre 2023, ore 19.45
Scritto e interpretato dal giornalista, scrittore e musicista Ezio Guaitamacchi, Un uomo chiamato Bob Dylan vede Davide Van De Sfroos, nell’inedito, triplo ruolo di musicista, attore e pittore, calarsi nei panni di Bob Neuwirth, cantautore amico di Dylan. Mentre Andrea Mirò (direttore musicale dello show) interpreta la figura di Joan Baez con la vocalist Brunella Boschetti.
I RACCONTI DEL DIVANO GIALLO. ANEDDOTI E CANZONI
domenica 24 settembre 2023, ore 16.30
Marina Boz, diplomata in Pianoforte e Clavicembalo al
Conservatorio B. Marcello di Venezia e straordinaria cantante jazz, presenta il suo primo libro "I racconti del divano giallo" accompagnata al basso da Luigi Fiore, alla chitarra da Marco Nista e al pianoforte da Rita Bacchilega.
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